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Holly, una protagonista che piace solo a lui?

Torna il Re degli horror con un nuovo romanzo: Holly.

Premetto che mi sono appassionata a King dopo aver letto 22/11/63. Da lì ho iniziato a leggere tutto ciò che era il “primo king”. Ho letto i classici romanzi come “IT” di cui mi sono innamorata, ho letto Misery, Pet Sematary, e tanti altri. Quando ho saputo che il Re era tornato mi sono subito emozionata, e ho comprato quello che credevo essere il suo ennesimo capolavoro.

Purtroppo vi anticipo che non è stato così…sono davvero triste della cosa, perché avevo grandi aspettative, e probabilmente la negatività nella mia recensione è data anche da questo…penso sia il peggior King che abbia mai letto.

Ciliegina sulla torta? Non sono riuscita nemmeno a finirlo…

Ero emozionata innanzitutto dal fatto che si trattasse di un thriller, peccato che la trama sia quasi banale… poteva essere tutto riassunto in maniera più efficace con 200 pagine in meno. È ambientato in un periodo che forse abbiamo tutti vissuto in maniera negativa, il 2020 e il lockdown. Anche questo lascia una certa frustrazione, si parla troppo del covid e del lockdown, quasi in maniera ossessiva.

All’inizio vi ho detto che Holly piace solo a King, perché? Ritengo che sia una protagonista infinitamente moralista, il cui giudizio non è richiesto o perlomeno non nella maniera quasi odiosa con cui viene espresso. Sono tutti commenti superflui e non necessari alla trama e alla risoluzione del fantomatico omicidio. Ti fanno passare, aimé, la voglia di leggere…

Non so che altro dire sulla trama e sulla seconda parte del libro perché come vi ho anticipato, ho interrotto la lettura a metà, senza portare a termine la storia. Due stelle solo ed esclusivamente perché King resta comunque un genio indiscusso che purtroppo con questo romanzo è inciampato, si spera di riprenda con il suo prossimo romanzo.