L’ospite perfetta: aspettative e delusioni nel thriller di Lamarr

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Titolo: L’ospite perfetta

Autrice: Nelle Lamarr

Genere: Thriller psicologico / Suspense

Editore: Newton Compton Editori

Anno di pubblicazione: 2024

Pagine: 377

ISBN: 978-8822781130

Prezzo: €9,90 (cartaceo), €1,99 (ebook)


Trama

Immaginate di trasferirvi in una nuova città e di entrare in una casa accogliente, dove tutto sembra perfetto… almeno all’inizio. È quello che succede a Tanya, una giovane studentessa britannica ospitata dalla famiglia Merritt negli Stati Uniti. Natalie, la madre, resta colpita dalla somiglianza di Tanya con la figlia defunta Anabel, mentre Paige, la figlia minore, percepisce che Tanya nasconde qualcosa.

Da questo punto parte un intreccio di sospetti, curiosità e tensione psicologica, che l’autrice costruisce con precisione: ogni gesto, ogni parola, ogni piccolo dettaglio può essere significativo. Ma è davvero così? Oppure la mente di Paige, sospettosa e attenta, sta ingannando anche noi lettori?


Recensione

Aprendo L’ospite perfetta, ci si aspetta un thriller serrato, fatto di misteri e colpi di scena continui. Nelle Lamarr riesce certamente a catturare l’attenzione all’inizio: la tensione cresce pagina dopo pagina, la curiosità si alimenta dei sospetti di Paige e della calma apparente di Natalie.

Eppure, mentre si procede, la trama mostra la sua debolezza più grande: molti sviluppi diventano prevedibili, e il finale non mantiene la suspense promessa. Alcune soluzioni narrative risultano troppo scontate, come se l’autrice avesse fretta di chiudere la storia.

I personaggi

Ciò che funziona davvero sono i personaggi. Tanya, con la sua aura ambigua, e Paige, con la sua mente investigativa e diffidente, tengono il lettore sulle spine. Natalie, madre apparentemente accogliente, nasconde sfumature che meritano attenzione. Ogni personaggio ha motivazioni comprensibili, e il loro intreccio psicologico regala momenti interessanti, anche se non sempre sfruttati fino in fondo.

Stile e POV

Lo stile di Nelle Lamarr è scorrevole e diretto, il che rende la lettura veloce. Tuttavia, la gestione del POV alternato – tra Tanya, Paige e Natalie – a volte confonde più che aggiungere suspense. Alcuni passaggi, pur ricchi di dettagli, non contribuiscono a intensificare la tensione, lasciando una sensazione di opportunità sprecata.


Conclusione

L’ospite perfetta è un thriller psicologico che si legge bene, con momenti di tensione e personaggi ben caratterizzati. Tuttavia, il finale prevedibile e la trama meno intricata del previsto lasciano un po’ di delusione.

Se dovessi dare un voto, oscillerei tra 2,5 e 3 stelle: un libro che intrattiene, sì, ma non sorprende come ci si aspetterebbe da un thriller di questo genere.


Perché leggerlo

Se ami il thriller psicologico e i personaggi sfaccettati.

Se cerchi una lettura scorrevole e senza troppe complicazioni narrative.

Perché potresti non apprezzarlo

Se cerchi colpi di scena imprevedibili fino all’ultima pagina.

Se desideri un finale sorprendente e una tensione costante dall’inizio alla fine.

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