Voto: ★★★★☆ 3.5/5
📌 Scheda del libro
Titolo: Final Girls
Autore: Riley Sager
Genere: Thriller psicologico
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: circa 380
Edizione italiana: Giunti
Autoconclusivo: Sì

🩸 Trama dettagliata
Quincy Carpenter aveva solo ventidue anni quando la sua vita è stata spezzata e ricucita nello stesso istante. Una vacanza tra amici, una casa nel bosco e un massacro da cui lei è l’unica a uscire viva. Da quel momento, Quincy entra nel macabro club mediatico delle “Final Girls”, donne sopravvissute a omicidi di gruppo: Lisa, Sam e lei.
Dieci anni dopo, Quincy conduce una vita apparentemente normale: un blog di cucina, un fidanzato affidabile, uno psicologo sempre presente. Ma il suo passato è congelato, nascosto in una parte della mente che si è rifiutata di ricordare.
Quando Lisa viene trovata morta in circostanze sospette, Sam – l’altra Final Girl sopravvissuta – piomba nella vita di Quincy. È instabile, sfuggente, manipolatoria, e allo stesso tempo l’unica che sembra capire davvero cosa significa sopravvivere. Tra ricordi mancanti, bugie e dinamiche tossiche, Quincy è costretta a fare i conti con ciò che ha dimenticato. E con quello che forse non vuole ricordare.
La verità, però, non resta sepolta per sempre.
🎭 Personaggi principali
Quincy Carpenter
Una sopravvissuta che si ostina a recitare la parte della donna guarita. La sua forza è apparente, costruita su un muro di rimozione e controllo.
Samantha Boyd (Sam)
Enigmatica e disturbata, vive l’essere “Final Girl” come un’identità e non un trauma. È l’elemento che fa esplodere l’equilibrio di Quincy.
Lisa Milner
La prima delle tre sopravvissute. La sua morte è la scintilla che riapre tutto.
Jeff Jensen
Il fidanzato perfetto… forse troppo. Presenza rassicurante ma poco incisiva.
Coop
Il poliziotto che salvò Quincy. Figura di protezione e connessione col passato.
🧠 La mia opinione
Ho letto altri romanzi di Riley Sager e apprezzo molto il suo modo di scrivere: scorrevole, pulito e cinematografico. Però con Final Girls non ho trovato quella spinta che mi aspettavo. Le prime cinquanta pagine mi hanno annoiata: il ritmo è lento, la tensione tarda ad arrivare e i personaggi impiegano troppo a muoversi nella storia.
L’idea delle “final girls” è interessante, anche originale nel panorama thriller, ma la costruzione iniziale mi è sembrata piatta. Nonostante questo, lo stile dell’autore resta piacevole e la narrazione è fluida, ed è solo per questo che il mio voto finale è 3.5 stelle.
Non lo considero uno dei suoi lavori migliori: libri come La casa delle voci, La ragazza dell’ultima casa a sinistra o La morte è una bugia sono più coinvolgenti e dinamici.
📚 Opinioni degli altri lettori
Le recensioni sono molto divise:
✅ Cosa è piaciuto
L’idea del “club delle sopravvissute”
Il colpo di scena finale
Lo stile di scrittura, semplice e visivo
❌ Cosa ha convinto meno
Lentezza nella prima metà
Sam come personaggio troppo forzato
Finale considerato poco credibile da alcuni
Molti lettori lo considerano un buon debutto ma non il miglior Sager. Chi ha amato gli altri suoi libri ha spesso trovato questo meno incisivo e più confuso.
🔍 Confronto con altri romanzi dell’autore
In genere viene paragonato a:
La casa delle voci (più inquietante e ritmato)
Lock Every Door / Chi è senza peccato (più thriller e meno introspettivo)
Survive the Night (atmosfere simili ma sviluppo più dinamico)
Molti lettori dicono che, se questo è stato il primo approccio a Sager, hanno trovato di meglio nei romanzi successivi.
📖 Libri simili consigliati
Se il tema delle sopravvissute e dei traumi ti intriga, potresti apprezzare:
L’incendiaria – S.J. Watson
Il silenzio dei vivi – Hannah Kent
The Last Time I Lied – Riley Sager
Non ti addormentare – S.J. Watson
La ragazza del treno – Paula Hawkins
L’uomo di gesso – C.J. Tudor
✍️ Chi è Riley Sager
Dietro il nome Riley Sager si nasconde un autore che ha fatto dell’ansia sottopelle la sua firma narrativa. Non ama i colpi di scena urlati, ma quelli che crescono lentamente, insinuandosi tra le pagine con lo stesso passo silenzioso di un’ombra nel corridoio.
I suoi romanzi – da Final Girls a Lock Every Door, fino a Home Before Dark – dividono spesso i lettori: c’è chi li divora per la tensione psicologica e lo stile scorrevole, e chi invece fatica a reggere i ritmi più lenti delle prime pagine. Ma una cosa è certa: Sager è uno di quegli autori che non si leggono per caso. Ha un modo riconoscibile di costruire atmosfere, di plasmare protagonisti imperfetti e di giocare con la percezione di chi legge.
Che lo si ami o lo si critichi, ogni suo libro lascia sempre qualcosa dietro di sé: un dubbio, una scena che torna in mente, o quella sensazione stranamente familiare di non essere mai davvero soli nella stanza.

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