Joyland – Stephen King: il mistero della giostra che non incanta

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Titolo: Joyland

Autore: Stephen King

Anno di pubblicazione: 2013

Genere: Thriller / Mystery / Coming of age

Casa editrice: Sperling & Kupfer (in Italia)

Pagine: 368

Valutazione personale: ★★★☆☆ (3/5)


Introduzione

Con Joyland, pubblicato nel 2013, Stephen King abbandona momentaneamente l’horror più puro per addentrarsi in un territorio più malinconico e umano, riflettendo su temi universali come la perdita, l’amore e la redenzione. La storia si svolge in un parco divertimenti di provincia, sullo sfondo dell’America degli anni Settanta, un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti sociali e culturali. Attraverso la lente di questo ambiente vivace e nostalgico, il romanzo segue la crescita personale di un giovane uomo, Devin, che affronta lutti, amori e segreti sepolti, mentre si impara a conoscere non solo se stesso, ma anche le vite degli altri personaggi che popolano questo luogo magico e, allo stesso tempo, inquietante. La trama si snoda tra momenti di gioia e tristezza, creando un equilibrio delicato che invita il lettore a riflettere sul significato della vita e sulla difficile arte di lasciar andare il passato.

L’atmosfera è quella nostalgica di un’estate destinata a finire troppo presto, un periodo di passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta, dove il mistero e la morte si intrecciano alla dolcezza dei ricordi, evocando sensazioni di voglia di libertà ma anche di dolore per ciò che si sta lasciando alle spalle. Mentre i giorni si accorciano e il sole inizia a tramontare più presto, gli eventi si susseguono con una lucida intensità, permettendo al lettore di immergersi in un mondo dove le risate si mescolano con i lamentosi echi del passato. Tuttavia, nonostante le buone premesse e una trama intriguing che promette di esplorare le complessità dell’animo umano, Joyland non riesce a colpire nel profondo come le opere più potenti di King, lasciando un certo senso di incompletezza e il desiderio di un impatto maggiore che rimane in sospeso.


Trama

Devin Jones è uno studente universitario che, dopo una delusione amorosa, decide di trascorrere l’estate lavorando a Joyland, un parco di divertimenti a Carolina Beach. Lì, tra le attrazioni colorate e la finzione spensierata del luna park, aleggia la leggenda di una ragazza uccisa nel tunnel dell’orrore.

Mentre Devin si ambienta in questo nuovo e intrigante mondo, conosce personaggi eccentrici e affascinanti, tra cui un bambino malato che sembra possedere un dono speciale, capace di vedere ciò che gli altri non possono percepire, e una madre misteriosa che nasconde più di quanto lasci intendere, il cui passato è avvolto nel mistero. Le loro vite si intrecciano in modi inaspettati, rivelando legami profondi e storie non raccontate che affiorano lentamente. La realtà e il soprannaturale si sfiorano appena, creando un’atmosfera di suspense e meraviglia, con il fantasma della ragazza che diventa simbolo di un passato che non vuole morire, apparendo nei sogni di Devin e guidandolo verso scoperte sorprendenti. I confini tra il reale e l’ultraterreno si assottigliano, lasciando Devin a interrogarsi sulla vera natura della sua esistenza e sul significato delle esperienze che vive.

Il protagonista, nel corso della storia, impara a fare i conti con la perdita e a scoprire il valore della vita — ma lo fa in modo più intimo che inquietante.


Personaggi principali

Devin Jones: giovane idealista e malinconico, narratore della storia, la cui vita è caratterizzata da sogni e riflessioni profonde. Il suo viaggio è più interiore che esteriore, un percorso di ricerca di senso in un mondo che spesso sembra superficiale e indifferente. Attraverso incontri significativi e momenti di introspezione, Devin esplora le sue emozioni, affrontando le proprie paure e inseguendo ciò che realmente conta per lui.

Mike Ross: bambino affetto da una malattia degenerativa, dotato di una sensibilità paranormale che lo avvicina a certi protagonisti tipici del King più classico. Sin da piccolo, ha mostrato un’incredibile capacità di percepire emozioni e presenze oltre il mondo visibile, un dono che, sebbene lo isolasse dai suoi coetanei, gli conferiva una saggezza e una profondità d’animo rare. Ogni giorno, affronta le sfide legate alla sua condizione, ma nonostante le sue limitazioni fisiche, la sua mente viaggia verso terre inesplorate, dove le sue visioni lo guidano attraverso angosciosi misteri e straordinarie avventure. Ispirato dai racconti dei grandi autori, sogna di poter utilizzare le sue doti per aiutare gli altri, trasformando la sua fragilità in una forza straordinaria che lo rende un vero eroe nel suo mondo.

Annie Ross: madre protettiva e riservata, figura dolente che si lega profondamente a Devin, dedicando la sua vita alla sua felicità e al suo benessere. Ogni giorno, Annie mette da parte i propri desideri per assicurarsi che Devin possa affrontare le sfide del mondo con sicurezza, mentre il suo amore incondizionato diventa un faro di speranza in momenti di difficoltà. Il loro legame è reso ancora più forte dalle esperienze condivise, un viaggio di crescita e comprensione reciproca che arricchisce le loro vite e avvicina i loro cuori.

Linda Gray: la ragazza assassinata a Joyland, il cui fantasma aleggia come un’ombra gentile, più simbolo che terrore.


Analisi e Tematiche

Joyland non è un romanzo horror, ma un romanzo di formazione con venature di mistero, che si dipana attraverso una narrazione intensa e coinvolgente. King riflette sul dolore, sulla perdita e sul passaggio all’età adulta, utilizzando il parco giochi come metafora perfetta: un luogo dove la felicità è artificiale e dove, dietro i sorrisi, si nasconde la tristezza della realtà. Attraverso i ricordi e le esperienze dei protagonisti, emerge un quadro complesso che invita il lettore a confrontarsi con la fragilità della felicità e le inevitabili sfide della vita. I colori vivaci delle giostre e il rumore delle risate si contrastano con l’oscurità dei segreti, creando un ambiente ricco di ambivalenze emotive che rendono il racconto profondamente umano.

C’è una dolce malinconia che accompagna tutta la lettura, ma anche una lentezza narrativa che a tratti pesa. Chi si aspetta i brividi e la tensione tipici del Re resterà un po’ deluso. I momenti paranormali sono sporadici, quasi marginali, e il mistero centrale — l’omicidio nel tunnel — si risolve in modo piuttosto prevedibile.

Tuttavia, lo stile di King resta impeccabile: fluido, evocativo, capace di catturare il senso del tempo e della giovinezza perduta. Joyland è un romanzo che parla più al cuore che ai nervi.


Opinione personale

Ho dato a Joyland 3 stelle su 5. È una lettura piacevole, a tratti poetica, ma non mi ha lasciato la stessa intensità emotiva di altri romanzi di King come Dolores Claiborne o It, che riescono a toccare le corde più profonde dell’animo umano. Il ritmo, soprattutto nella parte centrale, rallenta molto e il mistero non riesce mai davvero a coinvolgere fino in fondo; anzi, a volte sembra perdere di vista i suoi elementi più intriganti, lasciando il lettore un po’ disorientato. Ci sono però pagine di grande bellezza e un’atmosfera da fine estate che colpisce, quasi fosse un ricordo sbiadito della giovinezza, un momento di nostalgia che trasmette la dolcezza e l’amarezza della vita passata. La descrizione dei luoghi e dei personaggi, pur non essendo sempre incisiva, riesce a creare un mondo che, sebbene distante, appare incredibilmente reale e evocativo, rendendo la lettura un’esperienza affascinante anche se non del tutto soddisfacente.

È un libro che consiglio a chi ama il King più riflessivo e meno “spaventoso”, ma chi cerca il brivido puro resterà probabilmente deluso. La narrazione si snoda lentamente, immergendo il lettore in un’atmosfera di quieta malinconia dove ogni personaggio è impeccabilmente delineato e ogni sfumatura dei loro sentimenti viene esplorata con attenzione.
In definitiva, Joyland è un viaggio nel passato, dolce e un po’ triste, che mostra un altro volto del Re del Brivido — quello dell’uomo che sa raccontare la nostalgia. Le pagine sono intrise di una dolcezza nostalgica, dove i ricordi del passato si intrecciano con le esperienze del presente, creando un affresco che invita a riflettere sulle perdite e le speranze che tutti noi custodiamo nel cuore.


Libri simili da leggere dopo Joyland

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